I bonsai hanno un fascino particolare, che risiede anche nella cura quotidiana che tali alberi richiedono per essere mantenuti in miniatura. Un lavoro che può partire dalla stessa piantagione dell’albero, ma che richiede tecniche particolari e molto tempo (anche 3-5 anni). Se si è alle prime armi conviene comprare un bonsai già pronto e dedicarsi ad esso. Vediamo insieme come.
Attenzione all’esposizione e all’umidità
Fondamentale per i bonsai è l’areazione ed essere esposti alla giusta quantità di luce, che varia dall’estate all’inverno. Anche quando coltivati in casa, d’estate devono sempre essere posti all’esterno per beneficiare dell’alternarsi delle stagioni.
Irrigazione
Altro aspetto molto importante è l’irrigazione. Questa va fatta due volte a settimana a marzo e aprile, per poi aumentarla nei mesi più caldi arrivando anche a quattro volte al giorno, secondo il tipo di pianta. Per capire se ha bisogno di essere umidificata basta toccare la terra con le mani per sentire se è asciutta. Momento complementare all’irrigazione è la nebulizzazione delle foglie da effettuarsi una volta al giorno, possibilmente la sera.
La nebulizzazione è molto importante per mantenere il giusto livello di umidità alla pianta, che deve essere sempre abbondante. Per garante ciò si può ricorrere anche a un umidificatore dotato di timer o a un umidificatore dotato di igrostato (sistema che si auto attiva quando i livelli scendono sotto il minimo impostato).
Quale terriccio scegliere
Il terriccio aiuta la pianta a mantenere il giusto grado di umidità. In commercio puoi trovare terricci già pronti per questo particolare tipo di pianta, altrimenti puoi realizzarlo da te secondo la formulazione che preferisci. Il terriccio può essere composto dal 50% di terriccio universale, 20% di ghiaia fine, 20% di pomice e 10% di humus; oppure in egual misura da lapillo piccolo, torba e terriccio universale; o da 40% di sabbia, 40% di torba, 10% di argilla e 10% pietra pomice tritata. Per trattenere più acqua bisogna aumentare la quantità di terriccio, mentre quando l’umidità è troppa aggiungere la ghiaia che fa da drenante.
Come concimare la pianta
La primavera, quando avviene il risveglio vegetativo, è anche il momento migliore per riiniziare con cadenza bisettimanale la concimazione del bonsai continuando fino all’estate, quando si interrompe per poi riprendere in autunno e interrompere di nuovo in inverno. Il concime per i bonsai è composto da azoto (favorisce lo sviluppo di steli e foglie), fosforo (fortifica le radici) e potassio (favorisce la crescita di fiori e frutti). In primavera il rapporto tra gli elementi NPK è 12:6:6, in estate 10:10:10 e in autunno 3:10:10.
Ma se sei all’inizio del percorso è meglio che tu prenda quello liquido già pronto.
Come eseguire la potatura
Esistono due tipi di potatura dei bonsai. La prima, fatta nel corso di tutto l’anno, si limita alla manutenzione del bonsai e consiste nel togliere, i germogli in eccesso e accorciare i rami lasciando solo due o tre foglie nuove, così da favorire la produzione di foglie sempre più piccole. La seconda, da farsi in inverno quando la pianta risposa, modella la pianta secondo il proprio gusto: vengono tagliati i rami che disturbano la forma che si cerca e agli altri viene data una direzione precisa. Per proteggere la parte tagliata da funghi e parassiti la si ricopre con del mastice cicatrizzante o la si spalma con un mix di verderame e olio.
Come rinvasare il bonsai
Il rinvaso va effettuato quando le radici iniziano a circondare il sistema radicale, perché non hanno più spazio nel vaso. Nei primi anni di vita del bonsai tale operazione avviene ogni due anni, poi circa ogni quattro anni. Il periodo migliore per effettuare il rinvaso è l’inizio della primavera, per diminuire lo stress apportato alla pianta ancora in fase di riposo e per avere una sua migliore risposta in caso di danni alle radici mentre le si sfoltiscono.
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